P.R.I.M.A.

Il progetto, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, è attuato da un patnerariato composto da 

Medici In famiglia srl Impresa Sociale (Welcomed)
Cooperativa sociale Martinengo
L’impronta Associazione Onlus
Cooperativa sociale Metamorfosi

L’obiettivo del progetto è quello di promuovere un’alleanza territoriale che, attraverso la costruzione di connessioni tra diverse risorse e livelli di intervento, risponda tempestivamente ai bisogni di salute mentale dei minori di fascia 6-13 anni del Municipio 4 del Comune di Milano e al contempo supporti tutte le figure adulte di riferimento.
E questo attraverso i seguenti filoni di azione:
-  La costruzione di un modello di presa in carico che porti a interventi sinergici ed efficaci attraverso processi codificati, strumenti e flussi di comunicazione;
- Il potenziamento ed efficientamento dei servizi di neuropsichiatria del territorio per una risposta più tempestiva;
- Incontri e percorsi di formazione e divulgazione per genitori, insegnanti, educatori, animatori e pediatri;
- Il rafforzamento del sistema di intercettazione precoce e di segnalazione di disagio negli ambiti di vita dei minori, sia a scuola che nei contesti di educazione non formale come doposcuola, oratorio, biblioteca;
- Lo sviluppo di una App per smartphone accessibile a tutti (gratuita e multilingue), che possa fornire informazioni chiare sui servizi di riferimento, le procedure da seguire, i differenti iter in base ai segnali di malessere, e al contempo che garantisca comunicazione fluida e immediata con la Uonpia.


La Martinengo sarà impegnata principalmente nella azione che prevede il  POTENZIAMENTO DEL BENESSERE PSICOLOGICO A SCUOLA


All’interno dell'istituto Candia verranno inseriti tre operatori con funzioni educative per un totale di 30  ore a settimana.
 Il ruolo degli educatori coinvolti sarà quello di attivare, stimolare, sostenere e supportare i minori, in sinergia con i docenti di classe e con gli altri operatori della rete allargata, per evitare di disperdere energie e risorse e di frammentare gli interventi.

Gli educatori saranno quindi dei facilitatori, che garantiranno che gli alunni coinvolti siano posti nelle condizioni di trasformare le loro potenzialità in azioni e diminuire il rischio di futuri comportamenti devianti. Allo stesso tempo potranno collaborare nella rilevazione precoce di segnali di disagio, supportando i minori nel chiedere aiuto (allo psicologo scolastico, ai genitori, agli insegnanti, alla rete).
Sarà concordato con Dirigenti a quali classi rivolgere gli interventi, andando ad individuare i gruppi classe che maggiormente possono beneficiare di quest’azione (elevata numerica di bambini o ragazzi con fragilità emotive, dinamiche di conflitto o discriminazione in atto, situazioni di rischio). Verranno inoltre predilette le classi in cui i docenti di materia non risultano già affiancati da insegnanti di sostegno e/o educatori scolastici, proprio per garantire co-presenza a un maggior numero di sezioni nei plessi. Raddoppiare lo sguardo permetterà di prendersi cura degli alunni in maniera più efficace, riducendo il rischio che i primi comportamenti allarmanti sfocino in situazioni più gravi e rafforzando le risorse dei minori (aiutare a crescere, incoraggiare, ridare fiducia).


× Attenzione! Testo dell'errore